Consiglio comunale di Giovedì 27 Settembre 2018
Come già avvenuto a fine luglio, dove ad opera del capogruppo Pase si è tentato inutilmente di “sanare” un noto abuso edilizio, ancora figuracce l’altra sera in Consiglio Comunale da parte della maggioranza a guida Lega. Nessuno ha saputo spiegare le motivazioni dell’aumento di capitale e della modifica dello statuto dell’ azienda che gestirà il calore a Senago, segnale evidente di impreparazione ed incapacità della Giunta, propensa forse ad eseguire ordini impartiti altrove.
Ma il momento cruciale è arrivato al punto successivo. La maggioranza ha infatti ritirato il tanto caro quarto punto, da loro precedentemente imposto senza alcun coinvolgimento delle minoranze e della comunità, relativo al rifiuto dell’accordo d’intesa per l’ammodernamento e la messa in sicurezza della Metrotranvia Limbiate Milano, voluto proprio da Regione Lombardia.
Sono subito corsi ai ripari non appena la Regione ha esortato il Sindaco Beretta ad un incontro urgente, dopo che la stessa aveva irresponsabilmente disertato tutti i tavoli precedenti.
Avevano infatti intrapreso una pericolosa prova di forza poco trasparente, nei confronti dei comuni limitrofi e degli altri enti sovra comunali, bocciando l’intera idea di riqualificazione e potenziamento della linea esistente, probabilmente solo per spuntare l’abbuono della quota in capo a Senago.
Rischiando però di:
far saltar l’intero accordo quadro necessario per “salvare, riqualificare e potenziare” l’unica linea pubblica sostenibile che ci collega a Milano e che altrimenti verrebbe chiusa definitivamente in quanto insicura e poco efficiente. Sostenendo addirittura che la sua riqualificazione precluderebbe l’arrivo della metropolitana a Paderno. Niente di più falso: i due progetti sono ben distinti. La fermata della metro poi, se mai arrivasse tra qualche decennio, sarà comunque molto lontana dal nostro Comune (zona ex Tonolli al confine con Cormano).
di esporre il nostro Comune a possibili azioni e ricorsi da parte di altri enti in base alla legge 211/1992 che impone ai Comuni la necessità di contribuire economicamente alla spesa. E’ arrivata infatti la conferma ufficiale, che smentisce le certezze del Sindaco, da parte del responsabile dell’ufficio tecnico: non c’è alcuna certezza che il nuovo progetto sia esterno ai nostri confini.
di isolare Senago con gli altri comuni limitrofi che hanno aderito all’ accordo subendo una condotta arrogante e poco trasparente del nostro Sindaco. L’amministrazione ripete in coro che sono troppi i soldi richiesti a Senago e che ci sono altre priorità (tipo 130 mila euro proposti da Pase per salvare l’abuso edilizio di via Farini ?? ). Ma invece di evidenziare l’aspetto economico in modo limpido, ai tavoli organizzati con gli altri enti, non si sono degnati nemmeno di partecipare alle convocazioni di marzo e di giugno scorso per rappresentare la nostra comunità.
Tavoli a cui Senago doveva necessariamente partecipare, per evidenziare le proprie ragioni e preoccupazioni, compresa quella economica e quella sulla territorialità del progetto (ancora da chiarire). L’errore, infatti, è stato tranquillamente ammesso dall’ assessore Milani in commissione territorio difronte a pubblico e commissari.
Come si può pretendere poi di voler “collaborare” con quei Comuni, come espresso nel nuovo Documento Unico di Programmazione della maggioranza ? Si augurano infatti di collaborarci “per lo sviluppo di piste ciclabili, percorsi per disabili, per il miglioramento veicolare, per la manutenzione stradale, per progetti di negozi di vicinato, ordine pubblico” e addirittura “interscambio di risorse professionali, strumentali e umane”. Quei comuni ora, nel momento del bisogno, ci diranno “attaccatevi al tram”.
Ogni amministrazione ha il diritto di percorrere la propria linea politica, anche diversa dalla nostra, ma è necessario sia consapevole delle proprie decisioni dopo un serio e onesto confronto con tutte le parti in campo e soprattutto, partecipando in prima fila a qualsiasi tavolo organizzato per rappresentare al meglio la nostra comunità.
La politica dei furbetti non può andare lontano e infatti, anche l’altra sera, hanno dovuto fare un altro passo indietro.
Il moVimento 5 Stelle è e sarà sempre a favore della “mobilità pubblica sostenibile”.
MoVimento 5 Stelle Senago